Il restauro della basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio e Regina della Cattolica Chiesa di Napoli è uno degli interventi realizzati da Italced SpA. La chiesa si erge in zona Capodimonte ed è stata realizzata su modello della basilica di San Pietro a Roma, sia negli esterni che negli interni, tanto da essere anche conosciuta come “La piccola San Pietro”.
La struttura è quasi totalmente in cemento armato. In particolare, nel tamburo della cupola e nella facciata principale, nella muratura e nei decori sono fortemente presenti malte cementizie e armature di ferro. Sono stati prelevati numerosi campioni per raccogliere informazioni sulle caratteristiche dei materiali e dei trattamenti e per programmare gli interventi da effettuare. Diversi gli elementi ritrovati in stato di degrado, con grosse porzioni di intonaco cadute e in uno stato preoccupante di possibile distacco.
Gli interventi hanno riguardato nello specifico gli intonaci, per cui si è proceduto alla ricostruzione dopo il trattamento del ferro per sostituirli con barre in acciaio inox. Per la ricostruzione dei capitelli delle colonne è stata ricreata la malta simile a quella originale con cemento portland, calce aerea e inerti mentre per i capitelli delle paraste in facciata, si è scelto di usare la malta a base di calce. Per quanto riguarda le statue degli angeli e quelle ai lati della Madonna, al loro interno c’era un’anima di ferro ormai degradata che è stata sostituita in alcuni casi, mentre in altri il ferro è stato trattato con Mapefer e malta Emaco.
Un lavoro laborioso è stato quello effettuato sui fregi. Alcuni di questi erano recuperabili e sono stati ripristinati attraverso un consolidamento delle parti distaccate con iniezioni di resina epossidica liquida, ricostruzione delle parti mancanti e sigillature delle fessure e fratture presenti. Mentre per i fregi irrecuperabili si è scelto di procedere con calchi prodotti dagli originali. Stesso intervento effettuato anche per gli angeli della facciata. Il travertino e il marmo dei capitelli sono stati trattati con materiali specifici così come i telai delle finestre in ferro sono stati ripuliti e trattati. Abbiamo inoltre provveduto a rifare l’impermeabilizzazione dei tetti dove c’erano infiltrazioni che danneggiavano stucchi e dipinti. Infine, per la tinteggiatura la scelta è ricaduta su pittura a calce.
Un intervento maestoso che ci rende molto fieri poichè in questo caso specifico il ripristino della struttura architettonica ha integrato perfettamente la necessità di delicati restauri artistici con il relativo impiego di maestranze di rara bravura che ci onorano del loro prezioso lavoro. È stata una lavorazione impegnativa e faticosa ma la soddisfazione di aver restituito una tale bellezza alla città di Napoli ci ha ripagati interamente della fatica fatta da tutta la squadra Italced.